La sezione ANVRG di Reggio Emilia il 27 marzo scorso ha perso il suo presidente, il cav. Giovanni MARIOTTI, classe 1924, nativo di Roma.
Dopo gli studi liceali, Mariotti venne sorpreso dall’armistizio dell’8.9.1943, in quel di Firenze dove stava svolgendo il servizio militare nelle file del 3° Reggimento Artiglieria Contraerea. Al “rompete le righe” entrò nella Resistenza toscana aggregandosi ai partigiani che operavano nell’area fiorentina. Dopo la Liberazione tornò a Roma, ma presto si trasferì a Reggio Emilia, ove già viveva la sorella. Iniziò così a lavorare come funzionario in una scuola superiore.
L’esperienza politica, arricchita dalla lotta partigiana, dalla militanza comunista e da uno spirito libero e battagliero, che lo accompagnerà per tutta la vita, lo fece aderire ai “Pionieri”, organizzazione giovanile allora ben radicata, divenendone dirigente. Negli anni Ottanta aderì anche alla Federazione italiana lavoratori emigrati e famiglie di Reggio Emilia, storica associazione fondata da Carlo Levi a sostegno delle lotte dei nostri emigrati all’estero, impegno che lo porterà in giro per l’Europa. Nel 1985 costituì la Lega per la parità dei diritti che insieme alla FILEF si batté per il riconoscimento dei diritti agli immigrati.
Da sempre appassionato di storia, Mariotti si impegnò in primo luogo per il riconoscimento di Reggio come luogo dove venne esposta per la prima volta la bandiera Tricolore nel 1797, e fu particolarmente attivo in occasione delle celebrazioni per il bicentenario di quell’evento. Insieme a Dante Bigliardi e ad un gruppo di amici garibaldini aprì la sezione della ANVRG di Reggio Emilia, di cui ricoprirà la carica di presidente fino alla sua scomparsa, impegnandosi per la valorizzazione dei luoghi e degli eventi legati alla tradizione garibaldina nella provincia di Reggio Emilia. Nel 2010 organizzò le celebrazioni del 150° anniversario della venuta a Reggio di Giuseppe Garibaldi e lo scoprimento di una lapide commemorativa. Nel 2016 la Federazione regionale dell’ANVRG conferì all’anziano presidente di Reggio Emilia un diploma di merito quale giusto riconoscimento di una vita spesa nel segno degli ideali garibaldini.
Alla passione storica e associativa affiancava anche una vena satirica poetica che esplicitava in sferzanti sonetti pubblicati con lo pseudonimo di “Er Crostolo”, simbolo delle sue radici romane e reggiane.
Negli ultimi anni nonostante le difficoltà motorie, passava buona parte delle giornate in biblioteca per studiare e accrescere le sue conoscenze – si era appassionato alla storia di Matilde, la gran contessa di Canossa – delle quali amava conversare con gli amici in qualche bar, davanti a un buon caffè. Fino all’ultimo, Mariotti è restato uno spirito libero e giovane, sempre in prima fila per le idee e per le iniziative in cui credeva. Un vero “garibaldino”, capace di coinvolgere e trascinare col suo entusiasmo.
L’ANVRG si unisce con affetto al lutto dei familiari – la moglie Paola, la figlia Marzia con Vittorio, la nipote Francesca, i pronipoti Bianca e Giulio – e di tutti gli amici che lo hanno conosciuto.
(Armando Addona, Reggio Emilia)