In copertina abbiamo riprodotto un’immagine del bel monumento alla Divisione italiana partigiana “Garibaldi” a Firenze, scattata il 2 dicembre scorso in occasione di una delle numerose iniziative della ricorrenza degli ottant’anni della sua costituzione. Si tratta dell’unico vero e proprio monumento dedicato, in Italia, alla nostra “Garibaldi”, posto al centro del quadrato dei garibaldini nel cimitero di Trespiano, che si collega idealmente al complesso monumentale che il Presidente Pertini inaugurò nell’83 a Pljevlja, in Montenegro, laddove fu dato il battesimo alla Divisione. Nelle undici pagine “in primo piano” dedicate troverete le cronache degli eventi realizzati tra luglio e dicembre sul territorio nazionale per far conoscere una pagina di storia poco nota, quasi dimenticata, e soprattutto l’eredità che i militari italiani all’estero, divenuti garibaldini, ci hanno lasciato in termini di valori – fratellanza, solidarietà, pace – rinvenibili nello Statuto dell’ANVRG. Una speciale attenzione è stata dedicata ai discendenti dei soldati e ufficiali della “Garibaldi” che sono spesso intervenuti a portare i loro ricordi. Nel convegno conclusivo di Asti si è andati oltre con una lettura innovativa del fenomeno della Resistenza dei militari italiani all’estero inquadrata in una prospettiva transnazionale, europea.
Questo numero della rivista associativa – ricco di notizie, di contributi e di spunti storici e culturali – giunge in ritardo di qualche mese e me ne dolgo, ma è arrivato il momento di riorganizzare “Camicia Rossa” con una direzione collegiale che sollevi il direttore responsabile da un lavoro estremamente impegnativo e insostenibile ove condotto da una sola persona. Presto quindi vedremo all’opera un comitato di redazione come auspicato dalla Conferenza di organizzazione e dal Consiglio nazionale. Sarà quella l’occasione per apportare miglioramenti e innovazioni in modo che la nostra storica rivista – quest’anno al suo 44° anno di vita ininterrotta – sia al passo coi tempi anche utilizzando al meglio le nuove tecnologie, come peraltro auspicato dalla Presidente Raffaella Ponte nelle pagine che seguono (s.g.)