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Di Sergio Goretti

L’immagine che abbiamo scelto per la copertina di Camicia Rossa è quella utilizzata questa estate per promuovere la mostra “Un Garibaldi di carta” che si è tenuta al Compendio garibaldino di Caprera. L’autrice, Vanna Milia, laureata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Sassari, assistente museale e coordinatrice del Museo, spiega che “l’idea dell’elaborato grafico ha come base di partenza un classico ritratto fotografico di Garibaldi, custodito nell’archivio del Compendio, eseguito dal famoso fotografo Henri Le Liure, ricostruito graficamente a colori in chiave pop attraverso l’accostamento di tutti i manifesti esposti nella mostra. Dunque un manifesto con protagonista Garibaldi che se ingrandito con una lente risulta composto da tanti manifesti riguardanti lo stesso Eroe. La sua leggendaria figura, il suo volto espressivo, l’inconfondibile abbigliamento, i suoi colori, il suo nome che compare tra le scritte, amplificano all’infinito la sua immagine, quindi il volto, la sua fama, il personaggio, l’icona”. Il tema della mostra, che voleva mettere in evidenza l’evoluzione dell’immagine di Garibaldi nel corso del tempo, è stato molto bene rappresentato in questa espressiva figura. Ringraziamo pertanto l’autrice ed il funzionario responsabile del Compendio per il consenso alla pubblicazione.

Ci pareva appropriata, questa immagine, anche in relazione a quanto si racconta in questo fascicolo su personaggi ed eventi che centosettanta anni fa segnarono la storia d’Italia e consacrarono il mito garibaldino: la Repubblica Romana, la morte di Anita, la Trafila romagnola e il Salvamento toscano che si conclusero col secondo esilio dell’Eroe. Un tema, quello dell’esilio, trattato ampiamente nell’editoriale della nostra presidente con i dovuti riferimenti all’attualità ed al sotteso ruolo che la nostra Associazione può svolgere nella divulgazione dei valori della tradizione garibaldina quali sono l’umanità e l’accoglienza.