In questo volume corredato da una importante sezione fotografica e cartografica viene analizzato un passaggio fondamentale del Risorgimento italiano: il passaggio e successivo “salvamento” di Garibaldi in Maremma che connotò il suo percorso toscano tra agosto e settembre 1849. Episodio dal significato profondo, poiché dopo le delusioni della Repubblica Romana, fu la prova evidente di come il soccorso democratico costituisse un elemento politico di grande rilievo e di come la rete democratica fosse tutt’altro che demolita dalla sconfitta militare. Nel suo passaggio in Maremma infatti, niente venne lasciato all’improvvisazione: da quasi un ventennio in quella parte della Toscana erano andate costituendosi le basi di un movimento patriottico che coincise con quello democratico, senza il quale non avrebbero potuto trovare un terreno fecondo le organizzazioni di orientamento moderato che cominciarono ad assumere un carattere più operativo solo dopo la fine dell’occupazione austriaca.
E’ importante inoltre ricordare che, se gli umili scogli di Cala Martina non avessero offerto a Garibaldi la via del mare, la storia non avrebbe avuto gli scogli gloriosi di Quarto. Nel volume vengono documentati con dovizia di particolari, circostanze e uomini che ne permisero la riuscita. Ne risulta un quadro complesso composto da uomini modesti che pur non esitarono a rischiare la loro vita per un uomo, per un ideale in quel momento non sentito da tutti ma profondamente radicato nel cuore di quanti avvertivano l’Unità della Patria come un impegno per il quale, se necessario, si doveva offrire anche la vita.
Ricordare un avvenimento così rilevante è determinante affinché la memoria dell’uomo non disperda mai le vicende di sacrificio e martirio che generazioni di italiani hanno affrontato e sofferto per la libertà e l’indipendenza della nostra Italia, ed è un dovere primario della scuola tenere accesa per le giovani generazioni la fiaccola di questa memoria, perché i valori universali racchiusi in quei gesti oltrepassano gli uomini e le generazioni.
Gli autori ricostruiscono con grande precisione tutto il cammino dell’Eroe dei Due Mondi che, cessata la difesa della Repubblica Romana il 2 luglio 1949, arrivò in Toscana intorno al 22 agosto. Da quel momento, lui e il maggiore Leggero, coperti e aiutati da una fitta rete patriottica, scortati da Riccardo Lapini e Biagio Serri, grazie alla precisa organizzazione di Angiolo Guelfi –che preparò un piano perfetto, predisponendo una catena di contatti talmente efficiente da fare invidia ai più sofisticati controspionaggi governativi- riuscirono ad attraversare la regione giungendo in Maremma dove altri patrioti si aggiunsero alla missione che portò l’Eroe dei due Mondi all’imbarco di Cala Martina la mattina del 2 settembre 1849.
Alessio Pizziconi