Trespiano (FI) - Monumento ai Garibaldini caduti in Balcania

RESTAURATO IL MONUMENTO AI “GARIBALDINI CADUTI IN BALCANIA”

Concluso a Firenze il progetto finanziato dal Ministero della Difesa

Lo scorso luglio si è concluso il percorso di «Recupero e valorizzazione del Quadrato dei garibaldini nel cimitero monumentale di Trespiano a Firenze», avviatosi sul finire del 2019 grazie al contributo annuale erogato dal Ministero della Difesa «a favore di Enti, Istituti, Associazioni ed altri Organismi» pari a 21.000 €. Il progetto, promosso dalla sezione fiorentina dell’ANVRG presieduta da Paola Fioretti, ha riguardato il cosiddetto “Quadrato dei garibaldini” che, dal 1932, ospita nell’area (oggi monumentale) del cimitero fiorentino di Trespiano le sepolture di 116 reduci del Risorgimento e campagne successive, scomparse dopo l’istituzione del settore o colà traslate da precedenti collocazioni. Questo progetto si è articolato su due binari paralleli: il primo ha visto un intervento di restauro conservativo che ha interessato principalmente il monumento «Ai Garibaldini caduti in Balcania», dedicato ai patrioti della Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi” che combatterono in Montenegro fra il 1943 ed il 1945 al fianco dell’Esercito Popolare di Liberazione Jugoslavo contro il nemico nazista. Opera dello scultore carrarino Ezio Nelli, la stele – che fu solennemente inaugurata il 2 novembre 1946 – è ancora oggi uno dei pochissimi monumenti collettivi dedicati alla memoria di questo reparto militare partigiano. Parimenti, si è provveduto ad intervenire sul pennone portabandiera che si erge al centro del settore (sul quale garriscono la bandiera tricolore ed il vessillo comunale) e sulle quattro lapidi affisse al cippo medesimo. Di queste, tre sono dedicate «Alla memoria / dei / volontari garibaldini / sepolti in Firenze / fuori del Sacrario», mentre l’ultima ricorda la figura di Antonia Masanello (conosciuta anche come Tonina Marinello) a cui il poeta Francesco Dall’Ongaro dedicò – in occasione della sua morte nel 1862 – i famosi versi “L’abbiam deposta la garibaldina / all’ombra della Torre a San Miniato…”. Questa targa ha una storia particolare: difatti, assieme ai resti di Masanello (che combatté nella campagna meridionale del 1860 assieme al marito), fu disastrata da uno smottamento che interessò uno dei bastioni del cimitero delle Porte Sante, dove la garibaldina padovana era stata originariamente tumulata. Pertanto, all’inizio del 1958 l’urna e la lapide vennero entrambe traslate nel Quadrato di Trespiano su interessamento dell’allora presidente della sezione toscana Mario Menesini.

I lavori sono stati coordinati dall’architetta Giulia Casimirri, già responsabile del restauro del Sacrario dei Partigiani Fiorentini nel cimitero di Rifredi: essi come detto hanno seguito la strada della conservazione dell’esistente, fornendo maggiore stabilità alla struttura del monumento (a partire dal suo basamento), e sono terminati con una certosina azione di ripulitura, dotando inoltre sia la stele che le lapidi di uno strato di vernice protettiva.

Il secondo binario, relativo invece alla valorizzazione culturale, è stato affidato al borsista Andrea Spicciarelli tramite regolare bando di selezione. La ricerca archivistica e bibliografica si è concentrata su quattro ambiti fra loro correlati: una parte biografica relativa ai 116 garibaldini sepolti a Trespiano – per ognuno dei quali è stata compilata una scheda individuale; due ricostruzioni relative all’istituzione e sviluppo del Quadrato e all’erezione ed inaugurazione della stele di Nelli (fortemente voluta dai reduci toscani della Divisione “Garibaldi”); un saggio di contestualizzazione storica focalizzato sulla sedimentazione della memoria garibaldina nella città di Firenze, dalle prime lapidi in ricordo degli svariati passaggi e soggiorni dell’Eroe dei Due Mondi fino al ricordo dei partigiani caduti nei Balcani. Tutti i contenuti prodotti sono confluiti in uno scenario appositamente creato sul portale ANVRG dedicato alle Memorie Garibaldine e liberamente consultabile al link memoriegaribaldine.org/trespiano/. L’inserimento dei testi generali e biografici, corredati da un ampio apparato fotografico, nonché l’intero sito sono stati curati da Simone Zappaterreno. Per chi volesse porre una domanda, ottenere maggiori informazioni sui manufatti o sulle singole biografie qui raccolte, oppure avesse il piacere di fornire ulteriori informazioni – al fine in particolar modo di ampliare le diverse schede individuali – è invitato a contattare l’Associazione al seguente indirizzo mail: anvrgpres@libero.it

 

Andrea Spicciarelli