RIFLESSIONI A UN ANNO DAL CONGRESSO DI BOLOGNA

A un anno distanza dalla elezione a Presidente nazionale (Bologna, 4 dicembre 2022) l’occasione di fare un primo bilancio su quanto realizzato del programma in allora votato dall’Assemblea congressuale e fatto proprio dal Consiglio nazionale che ne seguì, è stata la I Conferenza organizzativa svoltasi a Ravenna il 18 novembre 2023, a proposito della quale si rimanda alla pagina che segue di Camicia Rossa ad essa dedicata.
In questa sede, invece, desidero condividere con soci e lettori quelle che sono state le mie impressioni alla guida da primus inter pares di questa Associazione, per di più in un momento particolarmente significativo sia per il sodalizio – ormai privo della voce dei “soci effettivi” (gli ex combattenti) – sia per la società italiana e non solo, attraversata da cambiamenti che non è per nulla azzardato definire epocali. Non sembri avventato l’accostamento tra i mali del mondo e l’azione dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, perché purtroppo come ben sappiamo da appassionati di storia e da cultori della memoria garibaldina le tensioni politiche internazionali, la crisi economica, le diseguaglianze sociali, alle quali si è aggiuntala consapevolezza – sia pur tardiva – della crisi climatica globale, incidono profondamente sui singoli e sulle comunità, ai più diversi livelli.
In tale contesto considero in modo molto positivo il bilancio delle attività sociali nell’anno appena trascorso. Il 2023, infatti, ha confermato la mia idea di un’associazione vivace, animata da grande passione, capace di svolgere un’attività intensa, in sintonia con gli scopi statutari, caratterizzata da continuità con il passato in termini qualitativi, ma in crescita in termini quantitativi, grazie all’aumento dei soci, compresa una significativa presenza di giovani e di donne.
Tra le attività che, a mio giudizio, hanno maggiormente contribuito al raggiungimento di tali risultati ritengo debbano essere messe al primo posto le manifestazioni realizzate su tutto il territorio nazionale per ricordare l’80° anniversario della Divisione “Garibaldi”. Ciò, infatti, ha permesso non solo di commemorare gli eroici “partigiani con le stellette” ai quali il nostro sodalizio deve il riconoscimento quale associazione combattentistica e partigiana, ma di far conoscere una delle pagine più dimenticate della storia italiana ed europea nel secondo conflitto mondiale, e altresì di riavvicinare molti dei discendenti, attraverso il loro coinvolgimento diretto in molte delle iniziative.
In questa sede non intendo entrare nel merito, perché sono le pagine del nostro sito (anvg.org) e quelle di Camicia Rossa che seguiranno a raccontare nel dettaglio quanto è stato fatto. Ciò che, invece, di questa esperienza mi preme sottolineare è l’efficacia della scelta di individuare un tema storico – che nel caso della Divisione è anche ”fondativo” – intorno al quale tutte le sezioni potessero lavorare di comune accordo, consentendo altresì alle socie e ai soci delle diverse realtà territoriali di conoscersi e di interagire, conferendo reciprocamente forza alle rispettive iniziative.
Per queste ragioni – in accordo con il nostro Ufficio Storico e l’approvazione del Consiglio nazionale tenutosi in presenza a Ravenna subito dopo la Conferenza organizzativa – anche per il 2024 verrà individuato un tema trasversale che poi potrà essere declinato da ciascun territorio e sezione come meglio ritiene, tenendo conto degli importanti anniversari per la storia del nostro paese e della nostra associazione che cadono proprio nel 2024.
Lavoro di gruppo e temi trasversali configurano una modalità di lavoro ormai indispensabile per conseguire efficacemente gli obiettivi finanziari necessari alla realizzazione di iniziative significative, tramite la presentazione di progetti a Enti e Fondazioni, (in primis al Ministero della Difesa e a quello della Cultura), aventi tra gli scopi principali la conservazione e valorizzazione del patrimonio ideale, storico e documentario del Risorgimento e della Resistenza. Tuttavia tali modalità non hanno significato di per sé, ma rappresentano altresì un approccio condiviso e un apporto plurale nella valorizzazione degli ideali di fratellanza e solidarietà fissati nel nostro Statuto.
Alla luce di questo anno passato in una posizione che mi ha permesso di beneficiare di una visione allargata della realtà associativa ho talvolta dovuto constatare con dispiacere come le stesse dinamiche che hanno investito la società contemporanea, con la prevalenza dell’”io” sul “noi”, facciano capolino talvolta anche all’interno dell’ANVRG. Sebbene il fenomeno riscontrato a tutt’oggi mi sembri circoscritto e agìto – presumo – inconsapevolmente, tuttavia mi corre l’obbligo di segnalarlo, chiedendo l’aiuto di tutti perché possa restare circoscritto e essere contrastato, in nome degli ideali ai quali facciamo riferimento. Il significato dell’esistenza di un’associazione come l’ANVRG nel XXI secolo sta proprio nell’agire nel pieno rispetto dei valori di fratellanza e di solidarietà, lavorando per il bene e per l’unità dell’Associazione nel suo complesso e non in ordine sparso, nel solco dell’esempio dei soci combattenti di cui ormai è rimasta del tutto orfana.
Promuovere e stimolare senso di appartenenza collettiva all’Associazione è uno dei primi obiettivi che mi pongo personalmente per il 2024, certa del sostegno e della collaborazione fattiva e appassionata delle tante e dei tanti che hanno condiviso questo approccio nell’anno appena trascorso, che spero vorranno essere ancora molti di più nel futuro prossimo.
Lavorare in gruppo, condividere idee, proposte e discussioni è a mio avviso il modo migliore per riportare in primo piano i principi di fratellanza e solidarietà all’interno dell’Associazione, in un momento storico nel quale le sirene delle differenze e delle identità rischiano di confondere, facendo talvolta dimenticare quali sono gli ideali ai quali la nostra azione, a tutti i livelli, deve trarre ispirazione, e dove ben chiare devono essere le differenze fra orgoglio locale e gretto campanilismo, fra idea nazionale e vieto nazionalismo.
Ormai gli strumenti per lavorare in gruppo, discutere scambiarsi informazioni sono tanti e i più diversi, sia online – con mail e call – sia “in presenza”, cercando di partecipare alle rispettive iniziative e ai momenti conviviali, ovviamente ciascuno secondo le proprie esigenze, peculiarità, caratteristiche e disponibilità.
Comunicare e condividere le proprie idee e le rispettive attività, conferisce maggior efficacia e potenza alle stesse. Il fatto poi che esistano degli organismi centrali deputati a verificare la compatibilità delle azioni intraprese con le finalità statutarie, non deve essere percepito come l’esercizio arbitrario di un’attività censoria, ma come la garanzia del rispetto delle finalità associative, quale garante dell’unitarietà delle azioni, pur nel rispetto delle differenze.
Purtroppo il fattore distanza incide in negativo sul potersi incontrare di persona, ma – come hanno dimostrato sia la Conferenza organizzativa sia il Consiglio nazionale tenutisi a Ravenna rispettivamente il 18 e il 19 novembre 2023 – il potersi parlare “a quattr’occhi” permette una discussione di gran lunga più efficace ma anche di maggiore soddisfazione, dove eventuali fraintendimenti si possono sciogliere in un battito di ciglia e ricomporre con una stretta di mano.
Sta a noi che ciò avvenga comunque, qualsiasi mezzo si usi per parlarci, lavorare e discutere nel nome di Mazzini e Garibaldi, due grandi della nostra storia, del pensiero dei quali l’Italia e l’Europa dell’oggi dimostrano ogni giorno di più di avere ancora tanto bisogno.

Raffaella Ponte