Di Annita Garibaldi Jallet
L’Anvrg a Caprera con due iniziative sul mito di Garibaldi
Il Compendio garibaldino di Caprera, che fa parte del Polo Museale della Sardegna ed è diretto da quest’anno dal dott. Luciano Cannas, ha accolto in estate due eventi ai quali ha partecipato la nostra Associazione, nel contesto di una collaborazione che dura da sette anni.
Il primo è stato dedicato ad una mostra di manifesti creata nell’ambito del Museo delle Culture – Villa Garibaldi di Riofreddo e intitolata “Un Garibaldi di carta”. aperta dal 4 luglio al 31 luglio nel Mulino a Vento del compendio garibaldino di Caprera. Immagini effimere, di carta, ma che si prestano a riflessioni: appare infatti la difficoltà a definire un Garibaldi che rispecchi i valori attuali dei quali è tuttavia portatore, benché l’icona sia capace di adattarsi nel tempo a rappresentare valori come a promuovere pubblicità commerciali. Una ventina di manifesti per ricordare convegni e incontri risorgimentali degli anni 1982, 2007, 2010 illustrano l’evoluzione contemporanea del mito di Garibaldi attraverso uno dei mezzi di comunicazione più popolari, dal quadro composto attorno al personaggio Garibaldi appositamente per l’evento (divertente un manifesto del Partito Radicale che illustra la scalata al potere dei protagonisti del tempo, intenti a salire sul cavallo di legno – giocattolo di Garibaldi) alla semplice icona che sollecita la curiosità (il volto dell’Eroe e un busto rivestito dalla camicia rossa o dai colori più tenui secondo le circostanze). Il pubblico sempre numerosissimo che visita il Compendio, è stato accompagnato alla mostra, in occasione delle visite guidate all’interno della casa di Garibaldi. Molti giovani, molte domande di studiosi ma anche di persone che hanno in qualche modo un legame con un garibaldino. L’eccellente regia è stata di Gianluca Moro, coordinatore delle attività del Compendio. La guida alla sala del “Mulino”, all’interno della quale si possono ancora vedere gli strumenti usati da Garibaldi per la spremitura dell’olio e dell’uva, è stata assicurata anche dai soci della Sezione. Tra tutti gli operatori nel Compendio che hanno partecipato alla buona riuscita della mostra, Vanna Milia, studiosa di arti applicate, ha ideato un originale manifesto diffuso su tutta l’isola, ricomposizione delle diverse figure del Generale in una visione intrigante del suo volto. La pubblicità è stata supportata, anche grazie al Compendio, da ottimi servizi RAI e giornalistici.
Il 13 luglio si è tenuto il secondo evento: la presentazione della biografia di “Lorenzo Achille Scotto. Uno dei Mille di Garibaldi”, evento organizzato interamente nel Compendio ma che ha coinvolto la presidente dell’ANVRG come relatrice. La biografia è scritta dal suo discendente diretto, Antonello Scotto, archivista e documentalista della Camera dei Deputati. La presentazione si è svolta nel “cortile” del Compendio, sotto il pino piantato dal Generale in occasione della nascita della figlia Clelia, che estende i suoi grandi rami vitali sul pubblico e assicura un’atmosfera fatata, ombreggiata e dolcemente ventilata. E’ stata concepita come un dialogo tra Annita Garibaldi e Antonello Scotto – domande e risposte – moderato da Gianluca Moro. Il dott. Scotto si è cimentato per la prima volta nel lavoro del genealogista, e ne ha dato l’appassionata descrizione. Si è poi insistito sulla gioventù errante del pittore d’ornato, nato nel 1836 a Savona, portato bambino dai suoi a vivere a Roma, dove intravede nel 1848 l’agitazione del popolo romano e colui che rimarrà il suo idolo, Garibaldi. Non riesce a partecipare alla campagna del 1859 ma imbarca a Quarto con i Mille, poi si unisce a lui nelle campagne del1866 e 1867. Vive del suo mestiere, modestamente, ma non perde mai l’ideale. Il mito di Roma, la nascita di una cittadinanza ispirata, secondo la proposta di Garibaldi, alla nazione armata, il tentativo fallito di essere ammesso nell’Esercito italiano, come succede alla maggior parte dei volontari, e finalmente una vita più tranquilla come funzionario del Comune di Roma, fino alla morte nel 1888, all’ancor giovane età di 52 anni, minato anche dalle conseguenze del tifo contratto in Sicilia. Una vicenda esemplare, un libro già recensito per noi da Alessio Pizziconi e che merita di essere letto anche per la gradevole scrittura. E’ stato distribuito in omaggio dall’autore a tutti i presenti. La divisa del garibaldino Scotto si trova nel Museo di Mentana, donata dal figlio Umberto assieme alle sue medaglie tra le quali spicca la medaglia della Spedizione dei Mille.
Si sono così riuniti nel Compendio, oltre ai visitatori, i fedeli amici maddalenini dell’Eroe dei Due mondi che vi riposa. Tra questi non manca mai la presenza dell’on. Mario Birardi, fondatore del Memoriale sito sulle alture di Caprera, al quale ha affidato dal 2010 la sua splendida collezione documentaria e di cimeli garibaldini. Solo il tempo per una domanda da parte di Antonello Tedde, presidente della locale Sezione e autore con Gianluca Moro di una monografia dedicata ad un altro garibaldino dei Mille, Angelo Tarantini.