Caro nemico. Soldati pistoiesi e toscani nella Resistenza in Albania e Montenegro 1943-1945, a cura di Lia Tosi, Edizioni ETS, Pisa, 2018, pp.423, € 24

Caro nemico. Soldati pistoiesi e toscani nella Resistenza in Albania e Montenegro 1943-1945, a cura di Lia Tosi, Edizioni ETS, Pisa, 2018, pp.423, € 24

I lavori di ben tre giornate di studio, organizzate a Pistoia tra il 2014 e il 2017 sul tema dei militari italiani in Montenegro e in Albania durante la seconda guerra mondiale, sono fedelmente documentati in questo volume curato da Lia Tosi ed edito grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Perché a Pistoia? Perché due reggimenti di fanteria dell’Esercito italiano, l’83° della Divisione “Venezia” e il 127° della Divisione “Firenze”, rispettivamente operanti in Montenegro e in Albania all’8 settembre ’43, erano di stanza nella città toscana. Erano corpi dell’Esercito italiano che alla data dell’armistizio non si arresero bensì scelsero liberamente di continuare a combattere i nazisti e i loro alleati unendosi ai partigiani locali. Essi passarono così da occupanti a liberatori: una scelta dura, difficile ma rivelatasi giusta.

Con questi convegni, che hanno registrato la presenza di studiosi e storici di diverse nazionalità e di un pubblico sempre numeroso, si è fatta un’utile opera di ricostruzione storica ma soprattutto di recupero della memoria riferita ad eventi spesso obliati o passati in secondo piano. Si è cercato di opporre all’indifferenza nei confronti dei soldati partigiani nei Balcani l’evidenza dei fatti, dei numeri, dei racconti e delle testimonianze. Il volume riproduce tutto quanto secondo la sequenza dei programmi delle tre giornate di studio.

Una quantità rilevante di dati e di informazioni è contenuta nel libro, in numerosi casi derivante dai lavori di ricerca in archivi nazionali ed esteri da parte di giovani studiosi, tra i quali si segnalano, per restare al caso del Montenegro, caro ai lettori di questa rivista, Eric Gobetti – uno dei massimi esperti dell’occupazione italiana in Jugoslavia – Federico Goddi, Milovan Pisarri, i quali hanno contribuito a ricostruire un quadro molto variegato della situazione politico-militare prima e dopo l’8 settembre. Tutte queste informazioni costituiscono utili spunti per ulteriori approfondimenti e studi nel campo della ricerca storica.

Il libro presenta volutamente un carattere composito, aderente alla realtà indagata e ricostruita, fatto di saggi, testimonianze, memorie, arricchito con foto e documenti, in linea con l’istanza etico-politica sottesa ovvero la volontà di recuperare alla memoria una vicenda, come quella della Resistenza dei militari italiani all’estero, troppo a lungo trascurata dalla politica, dalla stampa e dalla storiografia.

Sergio Goretti

Il quarto ed ultimo convegno intitolato “Lo spirito del ’45” – recante anche il patrocinio dell’ANVRG – si sarebbe dovuto tenere a Pistoia il 3 aprile scorso, ma le note vicende sanitarie ne hanno impedito lo svolgimento, rinviato al 25 settembre 2020.

Scrive tra l’altro il depliant illustrativo: “Lo spirto del ’45 è la somma di milioni di speranze che spinte dalla gioia della pace si aprono ad accogliere il ritorno della normalità e a progettare un futuro libero dalle guerre e ripulito da ingiustizie e sopraffazioni. Lo spirito del ’45 è resilienza del mondo e progettualità che ritiene di poter lavorare sul confine del divenire, sul processo della realtà in formazione. Nonostante però questa straordinaria mobilitazione per il cambiamento e il rinnovamento, gli sconvolgimenti operati dalla tragedia bellica non scompaiono con la gioia della pace, permangono, proseguono, costituiscono una potente forza in competizione con la forza delle speranze. Permangono i lutti; sono esasperati i conflitti fra nazionalità nelle regioni di frontiera, particolarmente nei Balcani”.