Le “Guardiane di Anita” Adilcio Cadorin

Con sede a Laguna nello Stato di Santa Catarina in Brasile, la Fondazione Anita Garibaldi è stata costituita per promuovere e conservare la memoria, la storia e le gesta dell’Eroina Ana Maria de Jesus Ribeiro, Anita Garibaldi. Da circa due anni la Fondazione ha cambiato il nome in “CulturAnita – Istituto Culturale Anita Garibaldi” ed è stata creata una sezione denominata “Le Guardiane di Anita” costituita da 17 donne lagunensi di varie professioni, tutte volontarie, con direttrice Ivete Scopel.

Già da tempo si era avvertita la necessità di allargare lo spazio nella nostra istituzione garibaldina al pubblico femminile, assicurando maggiore partecipazione attiva nella vita interna e più vivacità, visibilità, sensibilità e con l’intento di mantenere salda la tradizione garibaldina e in particolare tutelare il lascito ideale di Anita.

Contando sulla partecipazione delle Guardiane, nei giorni 26 e 27 agosto scorso, CulturAnita ha organizzato un evento per ricordare un duplice anniversario: il 196º della nascita e  il 168º della morte di Anita, rispettivamente  avvenuti a Laguna (Brasile) il 21 agosto di 1821 e a Ravenna il 4 agosto 1849. Nella prima giornata, al monumento eretto dove è nata Anita, oggi città di Tubarão, è stato reso omaggio da più di 90 cavalieri oriundi di diverse città degli Stati di Santa Catarina e del Rio Grande do Sul montati sopra i loro cavalli e caratterizzati dagli abiti tipici dell’epoca. Dopo sono partiti  per una cavalcata di circa 35 chilometri, fermandosi per pranzare alla comunità di Campos Verdes, antico borgo della Carniça dove Anita ha abitato da piccola con la madre. Lì i cavalieri hanno ascoltato una conferenza sulle condizioni di estrema povertà in cui vissero Anita, sua madre e le sorelle. Era già notte quando il centinaio di cavalieri ha incrociato il Fiume Tubarão in un ferryboat, nello stesso posto dove Giuseppe Garibaldi, Anita e circa 1400 soldati farroupilhas furono sconfitti nella battaglia contro la Marina Imperiale Brasiliana decretando la fine della Repubblica Catarinense durata pochi mesi. Dopo la traversata, al suono di inni intonati dalla Banda Carlos Gomes, i cavalieri sono stati accompagnati al Monumento ad Anita, nel Centro Storico di Laguna, per la cerimonia di accensione della Fiamma Crioula, simbolo eletto per mantenere accesa la tradizione e il culto alla Rivoluzione Farroupilha, alla cultura gaucha ed all’epopea garibaldina. Sono quindi iniziati i festeggiamenti con numerosa partecipazione popolare tra musiche, canti e coreografie ispirate all’epoca e lo sventolio di bandiere delle nazioni per la cui libertà Anita impugnò le armi, da quelle della Repubblica Catarinense alla Repubblica Romana. Ognuna delle Guardiane ha recitato versi sulla vita dell’Eroina. A tarda sera i cavalieri, le Guardiane, le autorità e la gente comune hanno partecipato ad una cena nel corso della quale sono stati consegnati omaggi e diplomi. Il giorno seguente si è tenuta un’altra cavalcata con le Guardiane e i cavalieri fin sulle spiagge di Laguna, nei luoghi dove Giuseppe e Anita, innamorati, facevano lunghe passeggiate.

Significativa per l’ottima riuscita dell’evento sono state le collaborazioni dell’Ordine dei Cavalieri di Santa Catarina, dell’Associazione Ippica Anita Garibaldi, della Fondazione Lagunense di Cultura e del sindaco di Laguna Mauro Vargas Candemil.

 

Adilcio Cadorin

(Avvocato ed ex sindaco di Laguna, fondatore della Fundação Anita Garibaldi è membro permanente dell’Istituto Storico e Geografico di Santa Catarina)