Dopo il Congresso straordinario dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini
Desidero innanzitutto esprimere il mio più sincero ringraziamento per la calorosa accoglienza che mi è stata riservata il 3 dicembre scorso a Bologna, in occasione del Congresso straordinario, e per la fiducia accordata eleggendomi presidente nazionale di un’Associazione che reca in sé una grande storia, una consolidata tradizione e un considerevole patrimonio ideale e materiale, da preservare e trasmettere alle nuove generazioni.
Proprio la consapevolezza dell’importanza del compito di presiedere un tale sodalizio, mi aveva indotto ad essere cauta nel propormi, nel timore di non essere all’altezza per affrontare una siffatta complessità. Poi – grazie al generoso sostegno di tanti soci – ha prevalso in me il desiderio di dare un contributo fattivo al nostro sodalizio, rendendomi disponibile ad assumere l’incarico di presidente, al fine di portare a compimento il mandato triennale avviatosi nell’ottobre 2021, con l’elezione della presidente Federica Falchi, che ringrazio per la stima e la fiducia accordatemi durante il suo mandato.
So con certezza che il compito non sarà facile, e per di più in un momento storico particolarmente complesso come quello che stiamo vivendo, in un contesto post pandemico complicato da una guerra in atto – che avvertiamo di più anche perché vicina geograficamente – e dagli effetti sempre più evidenti del cambiamento climatico stanno rendendo più difficile la vita di ciascuno di noi, con pesanti ricadute anche dal punto di vista sociale, dove impoverimento economico e culturale spingono sempre di più ai margini i meno fortunati e i più soli.
Ma è proprio in tali che, a mio avviso, risulta ancor più evidente il valore di un’Associazione come l’ANVRG, composta da donne e uomini che si ispirano agli ideali di fratellanza e solidarietà, che hanno animato i Volontari garibaldini nel Risorgimento, e tutti coloro che hanno combattuto nella guerra di Liberazione, come i soldati e ufficiali della Divisione italiana partigiana “Garibaldi”, di cui quest’anno ricorre l’80° anniversario.
La mia esperienza associativa si è svolta dapprima in ambito regionale, con la sezione “Sante Garibaldi” di Genova e di Chiavari, sotto la guida di Anna Maria Lazzarino Del Grosso e Enzo Baldini. Nell’anno appena trascorso, come consigliere nazionale, ho avuto modo di ampliare il mio orizzonte e di conoscere meglio la nostra realtà associativa, composta di tante volontarie e volontari, che con passione animano le diverse Sezioni e Federazioni. Ed è da qui che desidero partire, con quanti di voi vorranno e potranno cooperare, ciascuno secondo le proprie caratteristiche e peculiarità, al fine di poter avviare la costruzione di una rinnovata identità collettiva, resa necessaria dal radicale mutamento della compagine associativa, dopo il venir meno della componente combattentistica. Il mantenimento dei valori e degli ideali ai quali ci ispiriamo potrà avere un futuro soltanto se saremo capaci di attrarre nuove energie, aprendoci alla società e alle giovani generazioni, in particolare.
Per fare ciò, a mio avviso, si rende necessario promuovere e realizzare – in piena condivisione e trasparenza – un adeguamento sia sul piano organizzativo, sia su quello della comunicazione, interna ed esterna.
Tutto ciò potrà essere favorito dalle nuove tecnologie, a condizione che vengano utilizzate in modo adeguato, secondo regole e codici condivisi, finalizzati ad ottenere una comunicazione efficace, rapida, coerente e trasparente. Altrettanto fondamentale è seguire corrette procedure di gestione, per meglio raggiungere gli obiettivi previsti, in accordo con le finalità dal nostro Statuto associativo, per fornire in tempi brevi informazioni corrette e aggiornate.
Con le nuove tecnologie – ormai imprescindibili – la sfida è riuscire a costruire e trasmettere non solo i contenuti, ma anche un’immagine forte e inequivocabile, che coniughi passato e futuro, in modo che l’ANVRG continui ad essere un soggetto pienamente riconoscibile e riconosciuto nel contesto associativo e istituzionale, sia a livello di territori, sia in ambito nazionale. Fulcro e motore del rinnovamento sarà al solito la nostra storica Rivista “Camicia Rossa”, da sempre con il suo direttore Sergio Goretti, riferimento imprescindibile e simbolo della nostra Associazione.
Parallelamente – nella consapevolezza che la forza del nostro sodalizio sia insita nella sua storia, ideale ma anche materiale, rappresentata dal cospicuo e significativo patrimonio culturale dell’ANVRG fatto di cimeli, documenti, bandiere, medaglie, fotografie, libri -, è indispensabile proseguire attivamente nell’opera di conservazione e valorizzazione di esso. Per fare ciò è necessario destinare risorse, sia economiche sia umane, attraverso progetti che sappiano coniugare gestione, tutela e fruizione, la più ampia, in linea con quanto prescritto in proposito dalla normativa nazionale in materia di beni culturali, alla quale anche la nostra associazione è chiamata a rispondere.
Concludo con un particolare ringraziamento a Mariella Bortoletto, per aver guidato l’Associazione quale Presidente in sede vacante in un momento difficile, dimostrando capacità di mediazione e dialogo, e anche per aver proposto e sostenuto la mia candidatura con una convinzione che ha saputo vincere la mia iniziale titubanza. Sostegno che ben presto si è rivelato convinto e trasversale, provenendo dalle Federazioni e dalle Sezioni con i loro rispettivi Presidenti, dal Vicepresidente nazionale Raffi, dai membri degli Organi centrali e dell’Ufficio Storico. Al direttore di quest’ultimo, Andrea Spicciarelli, il mio sentito grazie per aver accettato di assumere anche la carica di Segretario nazionale, circostanza che ha permesso di dare concretamente un segnale di avvio all’auspicabile e auspicato ricambio generazionale.
Per la stima e la fiducia riposta in me desidero esprimere un ringraziamento sincero e affettuoso alla nostra Presidente onoraria, Annita Garibaldi Jallet, che da sempre ha rappresentato per la sottoscritta un modello di impegno dal quale trarre ispirazione e coraggio.
Saluti garibaldini.
Raffaella Ponte*
*Nata a Genova, fino al dicembre 2021 ha diretto l’Istituto Mazziniano – Museo del Risorgimento e l’Archivio Storico del Comune di Genova, istituti nei quali ha potuto mettere a frutto il suo specialistico curriculum nel settore storico e archivistico, dalla Laurea in Lettere, al diploma della Scuola di Archivistica, Paleografia latina e diplomatica, al diploma in Scritture Notarili Genovesi.
Alle attività connesse al ruolo di direzione dei due poli culturali genovesi, dedicati alla conservazione, allo studio e alla valorizzazione del patrimonio in essi custodito, si sono accompagnate quelle attinenti all’ideazione e realizzazione di mostre e percorsi espositivi di carattere storico e documentario, pubblicazioni, nonché le collaborazioni con studiosi e istituzioni culturali, nazionali e internazionali. Ultime in ordine di tempo quelle connesse al 150° anniversario dell’Unità d’Italia e alla commemorazione del centenario del Primo conflitto mondiale.
Docente a contratto di “Archivistica speciale” nel Corso di Laurea specialistica in “Scienze storiche archivistiche e librarie” (poi “Scienze Storiche”) dell’Università di Genova – Dipartimento di Antichità, Filosofia, Storia tra il 2009 e il 2014. Accademico dell’Accademia ligure di Scienze e Lettere, membro della Società Ligure di Storia Patria, ha svolto attività di insegnamento di lingua italiana e educazione civica a titolo gratuito presso organizzazioni di volontariato.