L’oblio della Storia è caduto piuttosto ingiustamente sull’avvocato Roberto Mirabelli (Amantea 1854 Napoli 1930) teorico del repubblicanesimo postunitario dalla levatura accostabile a quella dei Giovanni Bovio, Luigi De Andreis, Arcangelo Ghisleri, Umberto Serpieri, Napoleone Colajanni, Giuseppe Gaudenzi, Matteo Renato Imbriani, Salvatore Barzilai, Ubaldo Comandini e forse pochi altri; di sicuro uno degli uomini che ha lottato con più intelligenza per costruire le fondamenta della nostra democrazia.
L’approfondita ricerca condotta dal prof. Lorelli recupera dunque la memoria di questo fervido mazziniano formatosi a Napoli, dove trascorse la maggior parte della vita, giornalista militante e diverse volte parlamentare, avverso al clientelismo che riteneva la piaga dell’Italia.
A chi scrive non sembra indispensabile procedere nella lettura seguendo disciplinatamente l’indice del volume poiché le linee direttrici del pensiero politico, come le battaglie elettorali sostenute dal Mirabelli prima in Calabria poi nella “rossa” Romagna, sono state affrontate in capitoli distinti e compiuti …dopo l’Introduzione rimane solo da scegliere con quali cominciare!
I temi più accattivanti riguardano l’impegno per il riscatto del Mezzogiorno, l’ispirazione mazziniana, le battaglie irredentistiche poi sfociate nell’interventismo democratico dinanzi alla Grande Guerra, ma sono da leggere anche le pagine sulla difesa della proprietà privata, sulla libertà di associazione e di stampa, sulla laicità dello Stato e della scuola pubblica ed infine quelle sul pensiero di Mirabelli in materia elettorale, suffragio universale e voto alle donne. Questioni allora di avanguardia ma che mantengono interesse anche per l’attualità.