ETTORE PASSALALPI FERRARI Sergio Goretti

E’ stata una delle firme più ricorrenti della nostra rivista Camicia Rossa l’amico Ettore PASSALALPI FERRARI, che di recente ci ha lasciato, tutti increduli e addolorati di apprendere una notizia tanto inaspettata.

Giornalista e pubblicista romano, Ettore era uno storico e scrittore serio che documentava sempre le sue ricerche, i libri, i cataloghi e li accompagnava con immagini di rara originalità. I lettori lo ricorderanno per i suoi articoli su temi di storia risorgimentale e garibaldina, sull’arte tra Otto e Novecento, ma soprattutto sull’opera – politica, artistica, massonica – del bisnonno, lo scultore Ettore Ferrari. Lo ricorderanno anche per la produzione letteraria, per aver letto le recensioni dei suoi numerosi libri che ogni volta ci faceva avere appena pubblicati.

Oltre che affezionato lettore della nostra rivista era un socio della Sezione di Roma che nel tempo aveva collaborato, come vicedirettore, al Museo garibaldino di Porta S. Pancrazio. In questa veste curò una utilissima catalogazione critico-scientifica dei cimeli e degli altri beni museali, tuttora utilizzata.

La figura di Ettore Passalalpi Ferrari è stata recentemente ricordata a Roma in un incontro pubblico organizzato dalla figlia Serena nella sala conferenze che si apre sul Chiostro dei “Melangoli” in Trastevere.

La presidente dell’ANVRG Annita Garibaldi nel messaggio di cordoglio indirizzato alla figlia ha scritto, tra l’altro: “Suo padre rimarrà per me lo studioso, la persona elegante, che ho conosciuto in tempi lontani” e le ha portato il saluto dell’intera Associazione. Avevano lavorato assieme al saggio “Giuseppe Garibaldi, l’uomo, l’eroe, il mito” dedicando ciascuno la propria parte di scritti ai figli, Francesco Sante e Serena Maria, allora molto giovani.

A Serena e agli altri familiari di Ettore porgo le condoglianze dei lettori di Camicia Rossa e quelle mie personali.