Ravenna - Il tavolo dei relatori alla conferenza “Da Crimea a Crimea”

Conferenza a Ravenna “DA CRIMEA A CRIMEA”

Il 27 ottobre 2022, la Sezione “Anita Garibaldi” di Ravenna dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, ha organizzato presso la Casa Matha, con la collaborazione di Ravenna Risorgimento, dell’Associazione Mazziniana Italiana e della Società Conservatrice del Capanno Garibaldi, una Conferenza dal titolo: “Da Crimea a Crimea”, di cui sono stato il relatore. Dopo la gentile presentazione a cura di Laura Agrioli, Segretaria della Sezione, sono intervenuti, con un indirizzo di saluto, il Prefetto di Ravenna, Dr. Castrese De Rosa, il Vice Presidente Nazionale ANVRG, Avv. Filippo Raffi ed il Vicesindaco della città, Eugenio Fusignani. A ricordo dell’epopea dei Bersaglieri nella Guerra di Crimea (1855), era presente una rappresentanza della locale Sezione Bersaglieri (“Cap. Giuseppe Galli”) in uniforme storica e cappello piumato.
Parlare di Crimea, l’antica Tauride, non è solo parlare di storia, ma è parlare di stretti legami che rendono vicine due penisole così lontane. Il primo è proprio quello con la città Ravenna, il cui porto militare, nell’odierna Classe (dal latino “classis”, flotta), ospitava la “classis ravennatis, la flotta imperiale deputata alla salvaguardia del Mediterraneo orientale … che trovava approdo proprio nella Tauride. La Crimea fu abitata da Tauri, Greci, Goti, Bizantini, Armeni, Genovesi, Veneziani, Tatari (dalla cui parola “krym”, fortezza, deriva il nome Crimea) e Russi. Molte le tracce storico-culturali, ma solo i Tatari (dal 1441 al 1783) e i Russi vi hanno avuto un ruolo fondamentale.
La Crimea è la penisola di un’Ucraina che fu parte della “Rus’ di Kyjiv”, la più estesa entità statuale medioevale nell’Europa dell’est dopo quella dell’Impero carolingio. Si rifanno ad essa sia il nazionalismo russo che quello ucraino. In Crimea fiorirono colonie veneziane nel XII-XIII sec. ed anche colonie liguri (dalla seconda metà del XIII secolo).
Nel XV sec., col crollo del Khanato dell’Orda d’Oro (uno dei quattro khanati in cui si divise l’Impero Mongolo alla morte di Gengis Khan), nacque il Khanato di Crimea, retto dai discendenti di Gengis Khan.
Tra le colonie liguri, ricordiamo Kerč’, cittadina nota per l’esplosione che l’8 ottobre scorso ha danneggiato il ponte tra la Crimea ed il territorio russo. Ai primi dell”800 vi era un Consolato del Regno di Sardegna, dove, nel 1824, il Viceconsole Antonio Felice Garibaldi era lo zio del futuro Eroe dei due mondi.
Il giovane capitano marittimo ligure, Giuseppe Garibaldi, aveva grandi contatti commerciali in Crimea. Nel 1833 approdò a Taganrog, il porto russo sul Mar d’Azov dove incontrò quel Giovan Battista Cuneo che lo porterà a sposare la causa della libertà.
Una pagina tragica è, invece, quella dei coloni italiani (gli “italianski”) di Kerč’ che, a seguito della rivoluzione bolscevica, finirono nelle “aziende collettive” e nel 1942 vennero internati nel gulag kazako di Karaganda. Di circa 2000 ne rientrarono meno di 200 … negli anni 60 del secolo scorso!
La Crimea entrò a far parte dell’Impero russo, come Oblast’ della Tauride, nel 1783 e della RSFS russa nel 1921.
In Crimea, a Yalta (febbraio 1945), si incontrarono Roosevelt, Churchill e Stalin per definire l’assetto postbellico dell’Europa
Alla caduta dell’URSS (1991) l’Ucraina divenne indipendente e Krushev le aveva ceduto la Crimea (1954). Un’Ucraina russofona ed ucrainofona, pro-Europa e non; un’Ucraina dove è ammesso un Reggimento “Azof che fa uso di simbologia nazista. Nel 2008 la NATO ne accettò la richiesta di adesione, ma non vi diede seguito per evitare la reazione di Mosca. Nel 2004 con la “rivoluzione arancione” e nel 2013 col movimento Euromaidan, le forze pro-Europa hanno prevalso. Nel 2014, la Russia ha reagito, annettendo la Crimea e sostenendo gli insorti del Donbass (Oblast’ di Donec’k, Lugans’k), che avevano costituito due Repubbliche separatiste.
L’Ucraina non le riconobbe ed iniziò una repressione militare sanguinosa che, tra il 2014 ed il 2022, ha causato più di 13.000 vittime. Si tentò invano di porvi freno con gli Accordi di Minsk; non vi fu nemmeno il dispiegamento di una Forza di Interposizione ONU … per cui il 24 febbraio scorso i russi hanno optato per la c.d. Operazione Speciale. Nonostante il sostegno occidentale all’Ucraina, bombardamenti, distruzioni, esodi di massa, massacri e torture continuano, però, a tenerci col fiato sospeso!
Dal punto di vista geostrategico, le interrelazioni sono tante; ad esempio con Cina, India, Giappone, Europa, America Latina, USA e Mar Glaciale Artico (dove Russia, Cina e USA appetiscono i giacimenti minerari e le possibili nuove rotte di navigazione).
In ultima analisi, stiamo assistendo a una vera e propria “guerra per procura” USA-Russia. Il pericolo di “escalation” nucleare è crescente! Fra un mese è probabile una grande controffensiva russa ed a maggior ragione la soluzione diplomatica sarebbe l’unica per evitare il disastro.
Grande ed entusiastica l’affluenza del pubblico ravennate. Un particolare ringraziamento, per la squisita ospitalità, al 1° Massaro, Dr. Maurizio Piancastelli, che ha concesso l’Aula Magna della Casa Matha e nel suo intervento, ha evidenziato che, proprio con la Guerra di Crimea dell”800, iniziarono i primi reportages, le prime cronache corredate da fotografie e si crearono le premesse per la nascita della Croce Rossa Internazionale. (Qui il Video della Conferenza)

Gen. B. c. Alessandro Carile