Federazione Toscana

Paola Fioretti

Si è svolta il 27 gennaio nel capoluogo toscano la cerimonia di inaugurazione della targa che ricorda la figura del principe rumeno Cuza, personaggio che ha incarnato il movimento risorgimentale rumeno, riuscendo ad avviare la riunificazione delle province che oggi conosciamo come stato unitario della Romania. Alla presenza del Sindaco di Firenze, del Console rumeno, di un discendente diretto del principe, della rappresentanza numerosa della comunità rumena di Firenze, del clero ortodosso rumeno, del Comitato Fiorentino per il Risorgimento, della Fratellanza Artigiana e della Sezione fiorentina dell’ANVRG, si è parlato di questo personaggio, che tanto ha operato per il rinnovamento del proprio Paese. A tal proposito, erano presenti anche autorità del campo universitario rumeno che hanno concorso a ricordare il principe per le sue peculiarità, e per la sfortunata vita che lo ha visto esule a Firenze gli ultimi anni della propria vita, conclusasi prima che potesse vedere concluso il proprio progetto di unificazione nazionale. Sono stati intonati gli inni nazionali, italiano e rumeno, cantati con trasporto e grande emozione dai presenti.

All’Accademia della Colombaria di Firenze il 17 gennaio è stato presentato il libro di Maria Attanasio La ragazza di Marsiglia. Ad introdurre l’argomento, una biografia romanzata dedicata a Maria Montmasson, l’unica donna presente all’imbarco dei Mille da Quarto, il prof. Sandro Rogari, che ne ha delineato il contesto storico politico, seguito da una analisi precisa del testo fatta da Giustina Manica. All’autrice è toccato raccontare come è nata l’idea di affrontare le difficili vicende di questa patriota della Savoia, che a Marsiglia conobbe Francesco Crispi, diventando una coppia di cospiratori per l’unità nazionale. Pur essendo una biografia romanzata, ciò che di storico era sicuro l’autrice lo ha mantenuto fedelmente, cercando anche di entrare nella psicologia dei vari personaggi. Presente una delegazione della nostra Sezione fiorentina.

L’8 marzo alla Villa Pozzolini a Firenze, pregevole esempio di dimora patrizia del Rinascimento, ora sede di una biblioteca di quartiere, si è tenuta una conferenza “al femminile”. Argomenti della serata, Rosa Genoni, fondatrice della moda italiana, e Tonina Masanello, garibaldina. Organizzata dal Comitato Fiorentino per il Risorgimento, ha visto protagonista della sezione dedicata alla “Masanella” la presidente Paola Fioretti.

Il 10/3 a Dicomano (Firenze), nella sala consiliare del Comune si è tenuta la presentazione del libro di Giuseppe Bandi Anita, a cura del locale Comitato per il risorgimento, e con l’intervento della prof. Elisabetta Benucci, a cui si deve l’introduzione a questa nuova edizione del libro. Era presente la presidente della sezione di Firenze.

Il 17/3 si è tenuto a Firenze il consueto appuntamento con la festa per ricordare l’unità d’Italia, la bandiera e l’inno.  E come da qualche anno avviene, il Comitato fiorentino per il Risorgimento ha organizzato con gli Sbandieratori della Signoria” ed il gruppo di danzatori d’epoca “La Bizzarria d’Amore”, ha prodotto un pomeriggio di piacevolissime situazioni, che hanno attirato molto pubblico e turisti. Gli sbandieratori in abiti garibaldini hanno sfilato con tamburi, volteggiando tricolori. Una carrozza con alcuni in abiti ottocenteschi ha percorso le vie del centro storico, seguendo l’itinerario dei danzatori.  Il tutto si è concluso nel salone a terreno del palazzo de’ Cerchi, dove era previsto un “Tè danzante”, con varietà di valzer, mazurche, polche, galop. Alcuni nostri soci erano presenti in abiti ottocenteschi.

Nell’ambito del ciclo di incontri di “Storia Versus Barbarie”, organizzata dal nostro socio Armando Niccolai presso la sede della Fratellanza Artigiana d’Italia, si sono svolte tra febbraio e marzo le presentazioni di vari libri, fra i quali: Cesare Battisti di Stefano Biguzzi, un interessantissimo nuovo lavoro dedicato al martire dell’irredentismo; Salvatore Morelli il deputato delle donne di Maria Grazia Colombari, personaggio a torto lasciato nell’ombra, che nella seconda metà dell’Ottocento si prese a cuore molte delle problematiche sociali e femminili. Con la presenza degli autori, il supporto di vari professori universitari e la collaborazione del Comitato Fiorentino per il Risorgimento, questi appuntamenti danno nuovo smalto alla Storia, vivificando personaggi e vicende spesso trascurati.

A Pistoia, nel salone di Palazzo de’ Rossi, il 29 marzo è stato presentato il volume Caro nemico. Soldati pistoiesi e toscani nella Resistenza in Albania e Montenegro, curato da Lia Tosi. Di fronte ad un pubblico numeroso ed attento sono intervenuti storici di fama quali Lutz Klinkhammer dell’Istituto Storico Germanico di Roma, Francesco Guida dell’Università di Roma e Filippo Focardi dell’Università di Padova, i quali oltre a commentare i contenuti del libro – che raccoglie gli atti di tre convegni tenuti a Pistoia tra il 2014 e il 2017 – si sono soffermati sul tema, di grande attualità, della memoria storica. Per l’Anvrg erano presenti il direttore di “Camicia Rossa” e il socio fiorentino Renato Sassaroli.

Il 31 marzo si è svolta una manifestazione in ricordo di Lorenzo Orsetti, giovane fiorentino dai grandi ideali di giustizia sociale, che è morto combattendo l’Isis e per garantire al popolo curdo un futuro di autonomia riconosciuta dal consesso delle Nazioni. Alla manifestazione, che ha visto sfilare per le vie del quartiere dove era nato ed aveva vissuto con la famiglia, un corteo nutrito (diverse migliaia di persone), lumeggiato dalla presenza di tantissime bandiere e striscioni, partecipavano i genitori e gli amici, oltre che alcuni dei suoi ultimi compagni di lotta, rientrati da quel fronte per testimoniare le condizioni derivate da un conflitto che dura da troppo tempo e che è costato un numero elevatissimo di vittime fra civili e combattenti. Numerosa era la presenza della locale comunità curda, sempre impegnata a lavorare a distanza per aiutare la causa della liberazione di quel popolo. Orsetti ha riportato attuale il sentimento garibaldino, di farsi partecipi della lotta per la libertà dei popoli. Perciò la sezione fiorentina ha ritenuto doveroso partecipare, rendendo onore al suo giovane sacrificio, che ce lo rende erede del miglior Risorgimento.