Garibaldi in terracotta di proprietà di Giampiero Fossi, sindaco di Signa, esposto a Villa Castelletti

GARIBALDI RICORDATO A VILLA CASTELLETTI

Il 15 luglio 2020 ha preso avvio a Villa Castelletti un ciclo di conferenze promosse dal Comune di Signa grazie alla disponibilità della famiglia Allegri proprietaria della Villa; le conferenze hanno avuto il sostegno anche della Proloco Signa e del Rotary Club Bisenzio Le Signe. Quale miglior avvio per celebrare il luogo prescelto per le conferenze se non quello di ricordarlo con un evento storico che ha visto la notorietà della Villa: quello della prolungata sosta dell’Eroe dei due Mondi.

Sono trascorsi 138 dalla morte del grande condottiero, avvenuta a Caprera il 2 giugno 1882 ma il suo mito è sopravvissuto inalterato, anzi è andato rafforzandosi in Italia e nel mondo. A quel mito si è fatto infatti ricorso nei momenti più drammatici, quali le due guerre, la Resistenza e la rinascita del Paese.

Testimonianza di questa forte memoria è stata la foltissima partecipazione alla serata “Risorgimento nelle Signe”, dove Giampiero Fossi, storico e pubblicista, nonché Sindaco di Signa ha presentato il libro del giornalista e scrittore Maurizio Sessa, “La Sciabola e la Zappa” edito nel 2019 per i tipi di Florence Art Edizioni.

Significativa al riguardo la presenza fra il pubblico di una delegazione fiorentina dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, guidata dal direttore responsabile del periodico “Camicia Rossa” Sergio Goretti, che ha voluto testimoniare con la sua presenza il plauso per tutte quelle iniziative che vedono ancora la celebrazione del grande Generale.

Il libro presentato rievoca, e documenta, anche con l’aiuto di un diario fino ad oggi inedito, appartenente alla collezione dell’Autore, la presenza di Garibaldi nel territorio di Signa in uno dei due momenti che ne hanno visto la presenza sul territorio: quello dal 18 maggio al 21 giugno 1867, ospite del Marchese Leopoldo Cattani Cavalcanti, il nobiluomo fiorentino che nel 1859 aveva fondato, proprio a Signa, un istituto agrario destinato ai figli del popolo (il Generale vi era infatti passato, anche se per brevissimo tempo nel 1849, durante la sua fuga da Cala Martina).

Il volume, come ha sottolineato Giampiero Fossi del suo intervento, completa ed integra un precedente libro sull’argomento, edito nel 2008 dal titolo “Garibaldi a Signa” che vede come autori Cosimo Ceccuti e lo stesso Fossi, all’epoca Presidente del Consiglio Comunale nonché insegnante; libro da cui prese all’epoca avvio una serata di studio in occasione del bicentenario della nascita di Garibaldi.

Nella serata sono state anche ricordate le mostre che hanno celebrato l’Eroe dei due Mondi, in particolare quella del 2007, presso la Sala Bianca di Palazzo Pitti – Giuseppe Garibaldi fra storia e Mito – inaugurata alla presenza del Capo dello Stato Napolitano ed in massima parte alimentata dai preziosi cimeli della Fondazione Spadolini Nuova Antologia; mostra che fu curata, fra gli altri, dal presidente della Fondazione Cosimo Ceccuti, uno dei più profondi conoscitori del Risorgimento, sia per aver ricoperto dal 1980 la titolarità della omonima cattedra presso l’Ateneo fiorentino, nonché come autore di prestigiose pubblicazioni di quel periodo storico.

Nell’incipit del libro di Sessa, il cui intervento, unitamente a quello del Sindaco sono stati calorosamente applauditi dal pubblico, si rammenta di come Ugo Pesci, giornalista fiorentino autore di “Firenze Capitale”, nel maggio del 1867 raccontava dell’arrivo a Signa di Garibaldi:

Ancora claudicante per i dolori artritici e la ferita dell’Aspromonte, con la Camicia Rossa, il poncho grigio nonostante la stagione già calda, ed il piccolo cappello rotondo con l’ala voltata in su, camminava appoggiato ad un bastone, accompagnato sempre da varie persone, nel giardino della villa posto in bellissima posizione, sopra una collina dalla quale si domina lungo tratto della valle dell’Arno”.

Nello splendido giardino di Villa Castelletti, prima dell’inizio della serata, hanno risuonato l’inno di Garibaldi, simbolo del Risorgimento Italiano e l’inno garibaldino Camicia Rossa.

Hanno concluso l’evento le musiche proposte dalla Filarmonica di Signa con l’Inno di Mameli ed altre importanti musiche di Verdi.

Giancarlo Torracchi – Presidente Commissione Comunicazione Rotary Club Bisenzio Le Signe