GILBERTO PICCININI

GILBERTO PICCININI Presidente di Castelbellino

Per ricordare Gilberto Piccinini, che ci ha lasciati a soli 68 anni dopo una lunga malattia, non si può fare nulla di più adatto che continuare nell’impegno che fu il suo. Alla nostra Associazione ha dato la sua professionalità: fu docente di storia contemporanea e prima ancora di Storia del Risorgimento all’Università di Urbino, direttore del più antico Istituto storico della Regione, la Deputazione di Storia Patria delle Marche, alla quale era particolarmente affezionato e del quale è stato Segretario per vent’anni, ma non solo. Per dieci anni dal 1995, è stato presidente del Comitato provinciale di Ancona dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano. Le iniziative a lui più care, come gli studi sulla battaglia di Castelfidardo, non erano disgiunte dalle battaglie politiche. Si impegnò in particolare nel Partito socialista a Falconara dove fu assessore, creatore della Pro Loco. E’ ricordato per la sua abnegazione nel servizio pubblico che concepiva con il rigore del mazziniano. Si impegnava per la città anche nella vita sociale, come nel Rotary ed altre istituzioni che contribuiscono a sostenere lo sviluppo della cultura. Autore di numerose pubblicazioni, tracce del proprio intenso passaggio nel mondo del pensiero storico e politico, vissuto con talento e modestia, concedeva anche generosi interventi a servizio di associazioni o enti locali, mai richiedente ma sempre disponibile.

Lo ricordiamo più particolarmente con altri suoi colleghi come lui appassionati di studi del territorio, nella bella sala di Castelbellino dai tempi della fondazione della nostra Sezione, sotto l’impulso ineguagliabile del presidente Giovanni Caruso, allora sindaco della città. Il 5 aprile 2003 si inaugurava la Sezione, si deponeva il nostro labaro nella sala del Consiglio Comunale, Gilberto presiedeva un convegno dedicato a “La presenza dei Garibaldi nella storia marchigiana” che apriva al dono di documenti e fotografie al museo Coppetti per una prima mostra su Teresita Garibaldi e sua figlia Garibalda Canzio, e alla cittadinanza onoraria, nel 2004, per la presidente dell’ANVRG. Il dott. Caruso e la moglie Licia ricordavano con gratitudine Garibalda Canzio per avere accolto lui, giovane segretario comunale, a Castelbellino dove avrebbe poi trascorso la vita. Poi Gilberto fu sempre fedele agli incontri annuali, in particolare nel 2007, anno del bicentenario garibaldino, con il Sindaco Dimitrio Papadopoulos, anche quando la salute gli veniva a mancare: una malattia che ha celato finché è stato possibile, quasi negli ultimi mesi, perché non era nel suo stile invadere con il privato la vita pubblica.

Era il presidente giusto. Aveva solide convinzioni ideali, era un laico di fede e di cultura. Anche quando il folto gruppo di Castelbellino si è andato diradando, ha saputo mantenere attorno al nostro labaro sempre piccoli gruppi come quello di Barbara e amici impegnati in attività associative parallele, con il prof. Baldetti o il presidente Massimo Ossidi e la sua importante e stimata associazione di oplologia. A Castelbellino Massimo Costarelli continua ad assicurare il contatto con il Comune e nel mese di gennaio la Sezione sarà ristrutturata. Nel momento in cui la storia del Risorgimento necessita per essere conosciuta altri impulsi di quelli, seppur sempre fondamentali, della scuola, continueremo, anche in collaborazione si spera con la Sezione abruzzese, il lavoro paziente e preciso del presidente Piccinini. E’ stato accompagnato all’ultima dimora dai suoi soci e dai tanti amici, anche con un nostro omaggio floreale per la cerimonia nella Chiesa di Sant’Antonio a Falconara e nel cimitero cittadino. Rinnoviamo qui alla sorella e alla famiglia le sincere condoglianze di tutta l’ANVRG. (Annita Garibaldi)