Caprera, Compendio Garibaldino, 14 luglio 2018 – Presentazione del Quaderno di Camicia Rossa dedicato al Congresso di Ginevra del 1867 ed al tema del pacifismo garibaldino. Da sinistra: Antonello Tedde, Annita Garibaldi, Federica Falchi, Enzo Baldini

DUE LIBRI A CAPRERA Annita Garibaldi Jallet

Per ben due volte in luglio Caprera ha ospitato la nostra Associazione nell’area cortilizia della casa di Garibaldi, il cui scenario naturale è disegnato dai vetusti ma vitali rami del pino piantato dal Generale per la nascita della figlia Clelia. La prima occasione è stata la presentazione del bel libro di Carolina Pernigo dedicato a “Quattro Garibaldi in cerca di autore” (Scripta ed. Verona, 2015).  Quattro prestigiosi autori hanno scritto ciascuno una biografia sulla base di manoscritti da Garibaldi stesso consegnati,  arricchite nella redazione anche in funzione del pubblico al quale intendevano rivolgersi: l’americano Theodore Dwight, figlio di un combattente per la libertà dei greci, il napoletano Francesco Carrano, giurista, uomo delle istituzioni, sicuro che Garibaldi avrebbe servito lo Stato, pubblicano poco prima della Spedizione dei Mille, quasi a ricalcare le orme del primo biografo, Giovani Battista Cuneo, che scrisse una breve biografia nel 1847 per accompagnare il ritorno dall’Uruguay dell’amico, troppo sconosciuto in Europa. Poi il francese Alexandre Dumas, che per scrivere meglio segue personalmente la Spedizione dei Mille, poi più tardi la tedesca Marie Espérance von Schwartz, che testimonia tra le righe del lungo, intenso e tumultuoso rapporto con il Generale che la chiese persino in sposa. Importanti politicamente i primi tre, che dopo il ritorno di Garibaldi dal secondo esilio, nel 1855, intravedendone il grande destino come braccio armato della Società Nazionale, ne tracciano un ritratto che non solo ne fanno conoscere la storia, inclusa la Repubblica Romana, ma ne costruiscono il mito. Un libro dotto, che paragona dettagliatamente i quattro testi, presentato dal prof. Stefano Tanzi, dell’Università di Verona, che ne ha scritto l’introduzione e dall’autrice che hanno voluto chiamare anche la presidente dell’ANVRG a parlarne. L’accoglienza è di Gian Luca Moro, dirigente il Compendio, presenti tra gli altri l’on Birardi, l’editore Sorba di La Maddalena con il presidente della Sezione ANVRG Antonello Tedde, Francesco Sante Jallet Garibaldi, presidente la Sezione di Riofreddo

Il numeroso pubblico presente al Compendio Garibaldino di Caprera il 14 luglio 2018 per la presentazione del Quaderno di Camicia Rossa
Il numeroso pubblico presente al Compendio Garibaldino di Caprera il 14 luglio 2018 per la presentazione del Quaderno di Camicia Rossa

L’incanto di Caprera si è poi di nuovo materializzato il 14 luglio, questa volta in occasione della Notte dei Musei, sempre nel fatato cortile, con la presentazione del nostro Quaderno dedicato alla pace e alla libertà, supplemento di “Camicia Rossa” portante gli atti del convegno ginevrino del novembre 2017. Un cast tutto nostro di grande rilievo, con gli interventi della prof. Federica Falchi, dell’Università di Cagliari, e del prof. Enzo Baldini, dell’Università di Torino, rispettivamente presidentI delle Sezioni di Cagliari e di Genova-Chiavari, presentati al numeroso pubblico, nel dolce tramonto caprerino e nel lungo calar della notte, da Gian Luca Moro, latore di un saluto della sovrintendente al Polo Museale della Sardegna, da Antonello Tedde, e brevemente dalla presidente dell’ANVRG, già autrice dell’introduzione al Quaderno che assieme alla rivista Camicia Rossa è stato distribuito ad un pubblico più numeroso che mai. Tra i presenti l’on. Birardi, la signora Emma Baldini, il Col. Angelo Falchi. Federica Falchi ha evocato il contesto storico-politico nel quale il Generale ha messo il suo mito al servizio della pace, a cominciare dal celebre appello per gli Stati Uniti d’Europa di Caserta, il disarmo e l’arbitrato internazionale, fino, appunto, al congresso di Ginevra del settembre 1867, del quale fu presidente d’onore, tra le migliaia di rappresentanti del mondo progressista del tempo, chiarendo eventi che sono ricordati raramente, seppur di grande interesse, nella storia di quei tempi e nelle biografie di Garibaldi. Una vera lectio magistralis è stata tenuta dal prof. Baldini che ha sviluppato il pensiero, articolato e incredibilmente moderno di un condottiero conscio di dover contribuire, anche con la forza del mito da lui incarnato, alla creazione di un nuovo equilibrio europeo tra le nazioni giovani, l’Italia e la Germania, che avrebbero dovuto rinunciare a nazionalismi contrapposti anche con la Francia. Altra testimonianza di questo suo pensiero Garibaldi la portò poi sul filo della spada, nella Francia del 1870-1871