Elio Susani

ELIO SUSANI Piangiamo la scomparsa dell’amico e consocio Elio SUSANI.

 

Nato a Cremona nel 1954. Dopo gli studi tecnici superiori si laurea in Giurisprudenza all’Università Statale di Milano approfondendo gli studi in criminologia, sui crimini di guerra, e preparando una tesi sul de jure condendo nel processo di Norimberga col prof. Guido Galli, tesi che non potrà essere presentata per la tragica uccisione del valente magistrato da parte di terroristi eversivi nel 1980. Opta per una tesi in Diritto Commerciale con la quale si laurea nel 1982. Svolge il servizio militare presso l’84° Btg. Fanteria “Venezia” alla caserma “Umberto Saracini” di Falconara M. e la Scuola delle Trasmissioni presso la Caserma “Generale Giuseppe Perotti” alla Cecchignola di Roma. Dal 1979 è intanto funzionario della Federazione di Cremona del PCI con incarichi di responsabilità, collabora per alcuni anni al quotidiano L’Unità. Lasciati gli incarichi politici, prima è membro supplente del TAR della Lombardia, poi lavora come funzionario in Coop Lombardia e fa parte della redazione del periodico “Quale Consumo”.

Membro della Società Italiana di Storia Militare, ha approfondito gli studi sulla Resistenza, la Guerra di secessione americana, la Guerra civile spagnola, la Guerra in Vietnam, le guerre coloniali francesi di Indocina e di Algeria e i conflitti arabo-israeliani. Nel 2015 ha pubblicato il racconto “Ciliegie e Champagne” nel quale narra l’incontro avuto con un pilota asso dell’aeronautica nordvietnamita nel 1978. Discreto collezionista di armi ex ordinanza, segnatamente della seconda guerra mondiale. Per la Società Italiana di Storia Militare sono stati pubblicati diversi suoi reportage fotografici con testi. Attivo nell’ambito della rievocazione storica, dirigente dell’ANPI di Cremona, era iscritto alla ANVRG sezione di Bologna.

Elio lascia una grande vuoto umano a chi, come me, ha avuto la fortuna di averlo conosciuto e di aver condiviso tante iniziative nel segno della storia contemporanea. Ci mancherai. Ciao Elio. (Cesare Galantini)