Il Comitato Organizzatore del Festival. In basso, da sinistra: Matilde Fallerini, Lino Martini, Benedetta Graziosi, Gianfranco Paris, Giuliana Deli, Maria Giacinta Balducci, Gino Martellucci, Daniela Acuti. In alto, da sinistra, Trento Scanzani, Francesco Rinaldi e Michele D'Alessandro (nelle vesti di Garibaldi)

FESTIVAL DEL RISORGIMENTO – Una settimana di eventi tra Rieti e Cittaducale



a cura di Gianfranco Paris

La giostra delle verità – Il Festival – rassegna culturale su temi risorgimentali svoltasi a Rieti e dintorni dal 7 al 13 marzo 2022 con la direzione dell’apposito Comitato Organizzatore – è iniziato lunedì 7 marzo con la presentazione del libro di Lino Martini “La Giostra delle verità”, che si è tenuta nella sala delle conferenze della Comunità Montana Montepiano reatino. Il libro è stato presentato dall’autore ad una sala gremita di appassionati di storia locale che per la prima volta hanno appreso una ricostruzione dettagliata e documentata sui luoghi e sulle fasi della battaglia. Il titolo allude alla “querelle” sulle responsabilità della sconfitta che il Ministro della guerra del Regno di Napoli Colletta attribuì al generale Pepe. Lino Martini, leggendo e chiosando le varie versioni della battaglia fornite dai due generali che ne furono protagonisti e in particolare una versione aggiuntiva circa il mancato arrivo dei rinforzi chiesti dal gen. Pepe, gli ha reso giustizia mettendone in mostra le virtù di tattico e di ottimo stratega delle battaglie ottocentesche.

La visita guidata ai luoghi della battaglia – E’ stato un appuntamento con la storia sui luoghi della Prima Battaglia del Risorgimento Italiano. Un gruppo nutrito di appassionati reatini ha seguito Gianfranco Paris che ha ricostruito le fasi dello scontro del 7 marzo 1821 lungo la linea di confine del Fosso Ranaro, tra Stato Pontificio e Regno Borbonico. Percorrendo la strada sterrata che da Villa Reatina conduce verso Valle Oracola, il gruppo si è soffermato alle pendici del Colle di Lesta dove un cippo di fine Ottocento ricorda la data della storica battaglia combattuta tra i soldati del regno napoletano al comando di Guglielmo Pepe, contro i soldati dell’Impero austriaco al comando del generale Johann Graf Frimont.
A testimonianza della buona accoglienza contadina, alcune signore del luogo hanno voluto accogliere gli avventori con un piccolo bivacco.
Il percorso si è concluso con la visita al cippo di confine sulla strada che da Vazia conduce a Castelfranco e alla piazzola sul Colle dell’Annunziata, ove i Napoletani avevano posizionato i cannoni contro gli austriaci.

Memorie della battaglia a Cittaducale – Mercoledì 9 marzo il Festival ha fatto tappa a Cittaducale. Con il patrocinio del Comune, nel bellissimo Salone del Palazzo della Comunità, alla presenza del Sindaco Leonardo Ranalli e dell’Assessore alla cultura Alessandro Cavallari, gli organizzatori della rassegna storica hanno tenuto una conferenza sulla Battaglia di Lesta per gli studenti della scuola media inferiore, accompagnati dalla prof.ssa Cecilia Girardi. L’avv. Gianfranco Paris, prima di scendere sui riferimenti locali, si è soffermato sulle ragioni che motivarono lo scontro generate dal clima politico europeo dopo la restaurazione del Congresso di Vienna del 1815 ed il ritorno all’assolutismo monarchico.
Lino Martini, autore di due libri in argomento, si è soffermato sulle strategie di guerra dei due eserciti in conflitto (quello borbonico al comando del Generale Guglielmo Pepe e quello austriaco al comando del Generale Frimont). Inoltre ha evidenziato il ruolo svolto da Cittaducale, ultimo baluardo di confine del Regno di Napoli con lo Stato pontificio, dove il gen. Pepe tenne il consiglio di guerra prima dei combattimenti.

Visita alle memorie reatine del Risorgimento – Giovedì 10 marzo sono stati i muri della città di Rieti a raccontare la storia del Risorgimento Italiano. Alcuni soci in tenuta garibaldina, alla testa di un nutrito corteo di persone a testa in su, hanno percorso le vie cittadine alla scoperta degli eventi rimasti appesi sui muri dei palazzi d’epoca. In via Cintia si sono soffermati sulla targa affissa sulla facciata del palazzo Vincentini dove le parole incise su pietra testimoniano i dati di un grande evento: il discorso di Garibaldi dal balcone (23 ottobre 1867), quando salutò i reatini prima di partecipare alla campagna dell’Agro Romano per la liberazione di Roma. Michele D’Alessandro e Elisa Buldini, (due attori del “Circolo de li rapari” dell’Associazione Orizzonti Sabini), tra lo stupore degli astanti, hanno fatto rivivere lo storico evento.
Altra tappa sotto i portici del Comune, dove una targa riporta i nomi dei 4 deputati reatini eletti all’Assemblea Costituente della Repubblica Romana: Ippolito Vincentini, Francesco Battistini, Giuseppe Maffei e Mario Simeoni. Infine, sui muri della chiesa di San Nicola, una targa a ricordo riporta il nome di Margareth Fuller, giornalista americana, prima donna al mondo inviata speciale di guerra, amica di Mazzini e partecipe dei suoi progetti risorgimentali. Visse anche a Rieti ove partorì il figlio Angelo.
All’interno della chiesa, gentilmente messa a disposizione della Curia di Rieti, l’Avv. Paris ha ceduto la parola allo spettacolo.Valentina Cosimati, scrittrice di racconti per l’infanzia, socia della Sezione di Rieti dell’ANVRG, ha letto un proprio racconto ispirato alla figura di Margareth Fuller. Aldo Lafiandra, Giuseppe Alfano, Michele D’Alessandro e Natalino Rinaldi del “Circolo de li rapari” di Orizzonti Sabini, hanno recitato, suonato e cantato brani tratti dalla commedia sull’argomento, che non si è potuta rappresentare a causa delle limitazioni imposte dal covid. Il cantautore reatino Francesco Rinaldi, per celebrare il 200° anniversario della nascita di Anita Garibaldi, ha cantato in anteprima un inno epico dal titolo “Una rosa per Anita”, parole e musica scritte dallo stesso con arrangiamenti di Roberto Tiberti.

Elisa Buldini nelle vesti di Anita e Michele D'Alessandro in quelle di Giuseppe Garibaldi davanti alla targa che ricorda i quattro costituenti reatini della Repubblica Romana
Elisa Buldini nelle vesti di Anita e Michele D’Alessandro in quelle di Giuseppe Garibaldi davanti alla targa che ricorda i quattro costituenti reatini della Repubblica Romana

Convegno storico – Il giorno 11 marzo si è tenuto presso l’Auditorium Varrone di Rieti l’annunciato Convegno storico-scientifico sul tema della battaglia di Rieti/Antrodoco del 7/9 marzo 1821.
Il convegno ha registrato una grande partecipazione di pubblico, competente, attento e interessato, ed è stato seguito da 250 alunni delle scuole medie superiori della città, guidati dai propri insegnanti coordinati dalla infaticabile prof. Benedetta Graziosi, alcuni in presenza nella platea dell’Auditorium e altri da remoto. Gradita la presenza del Col. Bruno Bellini, comandante provinciale dei Carabinieri e del Ten. Col. Dainese, in rappresentanza del Gen. Riccardo Fambrini, comandante della Scuola NBC di Rieti.
Impareggiabile la relazione della prof.ssa Renata De Lorenzo, già titolare della cattedra di Storia Moderna e Contemporanea all’Università Federico II di Napoli, sul tema “Il mondo militare negli anni ‘20 dell’Ottocento: immaginari, personalità e comportamenti politici dei combattenti”. Una lectio magistralis che ha tenuto il pubblico letteralmente incollato alla sedia per circa un’ora.
Belle anche le relazioni degli altri oratori Lino Martini, Giuliana Deli e Luciano Tribiani.
Assenti per imprevisti dell’ultimo momento Carmine Pinto e Dario Marino.
I lavori si sono svolti sotto l’accorta regia di Maria Giacinta Balducci, già vice direttore dell’Archivio di Stato di Rieti. Ha tracciato le conclusioni il sempreverde cultore di storia risorgimentale locale avv. Gianfranco Paris.
Insomma, una bella giornata da ricordare. Un ringraziamento a quanti sono intervenuti al convegno ed in particolare alla Sezione UNUCI di Rieti, sponsor dell’evento, rappresentata dal suo Presidente Ten. Filippo Greco. Il convegno è stato trasmesso in diretta dall’emittente MEP RADIO Organizzazione in tutta la Sabina, nel Ternano fino a Spoleto e nella Sabina che fa parte della Provincia di Perugia.

Giampaolo Grilli piantuma la rosa ai piedi del monumento ad Anita Garibaldi. Da sinistra Andrea Antonioli e Daniela Acuti
Giampaolo Grilli piantuma la rosa ai piedi del monumento ad Anita Garibaldi. Da sinistra Andrea Antonioli e Daniela Acuti

La sede dello Stato Maggiore della Prima Legione Italiana e l’abitazione reatina di Anita e Giuseppe – Dal 29 gennaio al 13 aprile del 1849 Giuseppe Garibaldi dimorò a Rieti nel Palazzo del Marchese Colelli, dove Anita lo raggiunse il 23 febbraio per lasciarlo il 13 aprile quando la Legione partì su ordine del Ministro della guerra della Repubblica Romana verso la difesa della capitale. In tutto questo periodo il piano nobile del Palazzo fu adibito a sede dello Stato maggiore della Legione e a casa di abitazione dei coniugi Giuseppe ed Anita. Al piano terra invece fu realizzata una sartoria per la vestizione dei nuovi arruolati, i magazzini per il deposito dei materiali, la stalla per i cavalli. Palazzo Colelli è il testimone più importante delle tantissime tracce del Risorgimento esistenti a Rieti. Ed è nel cortile di questo palazzo che il Festival ha ricevuto la nuova presidente dell’ ANVRG prof.ssa Federica Falchi, in prima trasferta dopo la sua recente nomina, intervenuta per inaugurare il primo embrione di un museo della memoria garibaldina, insieme alla presidente onoraria Annita Garbaldi Jallet, che ne è stata la promotrice insieme a Daniela Acuti, che ha in custodia il palazzo, e Francesco Rinaldi, entrambi soci della Sezione di Rieti dell’ANVRG, di cui quest’ultimo è vice presidente, ed alla prof.ssa Matilde Fallerini, appassionata di storia locale. Costì sono stati ricevuti tutti coloro che il giorno dopo sono stati protagonisti della piantumazione della rosa nell’ambito del progetto “Anita Fidelis”. Presente anche una associazione di brasiliani residenti a Rieti, i quali in onore per la loro conterranea Anita, hanno voluto partecipare con un sontuoso rinfresco, arricchito anche con la collaborazione di signore reatine che hanno partecipato con dolci della tradizione fatti in casa.
Federica Falchi e Annita Garibaldi Jallet hanno espresso nell’occasione grande apprezzamento per il Festival del quale l’ANVRG è stata asse portante. Sono questi i temi che faranno crescere l’Associazione secondo l’indirizzo impresso dal recente congresso di Firenze in armonia con lo statuto associativo.

Francesco Rinaldi mentre esegue “Una rosa per Anita” accompagnato da Natalino Rinaldi, Aldo La Fiandra e Michele D'Alessandro
Francesco Rinaldi mentre esegue “Una rosa per Anita” accompagnato da Natalino Rinaldi, Aldo La Fiandra e Michele D’Alessandro

L’omaggio ad Anita Garibaldi – Il Festival, dedicato alle Memorie del Risorgimento, si è concluso domenica 13 marzo con l’omaggio ad Anita Garibaldi, in occasione del 200° anniversario della nascita, nel Parco di Via Liberato Di Benedetto dove, attorno al monumento di Anita, si sono incontrati vari rappresentanti di associazioni, di comitati e di delegazioni di Amministrazioni provenienti da diverse città d’Italia. Andrea Antonioli del Centro Studi “Olim Flaminia”, Giampaolo Grilli e Alessandro Ricci dell’UNUCI di Cesena, Luciana Silveira e Fabrizio Da Rossi in rappresentanza di un’associazione brasiliana presente a Cesena, Silvio Monticelli e Luca Brandolini della Sezione di Cesena-Cesenatico dell’ANVRG, Federica Falchi, presidente ANVRG, proveniente da Cagliari, Costanza Ravizza Garibaldi da Carano, accompagnata dall’assessore al turismo di Aprilia Alessandro D’Alessandro.
Il vicesindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, nel portare i saluti del Sindaco Cicchetti, ha reso nota la decisione dell’Amministrazione comunale di realizzare il gemellaggio della Città di Rieti con la città brasiliana di Laguna che dette i natali ad Anita. Daniela Acuti, presidente dell’Associazione “Domenico Petrini”, Trento Scanzani vice presidente, e Gianfranco Paris, quale presidente della Federazione Italia centrale dell’ANVRG, hanno officiato la cerimonia della messa a dimora della rosa per Anita. Con l’Inno d’Italia intonato da Michele D’Alessandro che impersonava Garibaldi, gli omaggi artistici “Anita è il tuo nome” della poetessa Maria Gabriella Conti e il canto epico “Una rosa per Anita” di Francesco Rinaldi, accompagnato dal coro “Le voci di Alessandro Nisio”, si è conclusa la manifestazione.