Guido Salvi

Guido Salvi

GUIDO SALVI

Lo scorso 11 febbraio ci ha lasciato Guido SALVI, classe 1925, forse il più anziano aderente all’Associazione nazionale Veterani e reduci Garibaldini dell’Emilia-Romagna, iscritto alla Sezione di Rimini.

Guido è stato uno dei primi nuovi iscritti che aderirono all’associazione sotto la mia presidenza. Ricordo ancora il giorno che ci incontrammo, nel corso delle celebrazioni riminesi del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi. In quell’occasione mi espresse il desiderio di aderire all’Associazione e pochi giorni dopo ci incontrammo per formalizzare il suo desiderio. Da allora Guido è sempre stato presente alle iniziative associative, inizialmente a quelle tipicamente riminesi. Lo seguì, poco dopo anche la figlia Antonella. Ricordo che chiese con forza che ci impegnassimo nell’organizzazione di una gita a Caprera, al compendio garibaldino. Quando la organizzammo però non fu possibile realizzare il progetto per via delle scarse adesioni per cui Guido fece personalmente il viaggio riportandone un riscontro decisamente positivo.

Per lui era un punto di merito essere presente a Cesenatico in occasione della Festa di Garibaldi a cui non mancava mai, in compagnia della moglie, di Antonella e di altri parenti e amici di famiglia nella prima domenica di agosto. Era l’appuntamento che scandiva l’anno e il passare delle stagioni. Nonostante il caldo e il disagio di una sedia a rotelle, anche lo scorso anno puntualmente e con caparbio orgoglio era presente anche se, per le condizioni di salute non ha potuto salire, come faceva abitualmente sull’imbarcazione storica delle autorità per lanciare in mare aperto la corona a memoria del passaggio dell’eroe dei due mondi. Alle esequie a Rimini erano presenti anche alcuni amici di Cesenatico.

Da sempre di fede garibaldina, come prima di lui suo padre Guglielmo, e come lo sono ora le figlie e i nipoti Guido era un appassionato della storia risorgimentale e dei suoi protagonisti, e anche lui si sentiva di farne parte. Mi raccontava Antonella dell’esperienza di Guido durante la 2^ Guerra Mondiale quando Guido si rese partecipe di episodi di solidarietà e collaborazione nei confronti di combattenti della Resistenza per cui mi sento di definirlo un “combattente” della solidarietà, dei principi di fratellanza e del coraggio nell’affrontare le prove.

Un’ultima considerazione mi viene da fare dalle sue ultime giornate. Guido era sempre in compagnia della moglie Anna, scomparsa qualche giorno prima di lui, e mi piace pensare che con l’onore di un garibaldino l’ha seguita subito per non lasciarla sola per affrontare assieme il nuovo viaggio.

Nella mia veste di Consigliere Nazionale ho portato ad Antonella e alla famiglia il cordoglio di tutta l’associazione. (Valerio Benelli)

Ci uniamo al presidente di Rimini nel partecipare le affettuose e sentite condoglianze della direzione della rivista “Camicia Rossa” di cui Guido Salvi era affezionato lettore.