PATRIOTI DI CASTROCARO TERRA DEL SOLE NEL RISORGIMENTO (a cura di Alessandro Minardi) a cura di Alessandro Minardi

Patriota Dati anagrafici/Campagne/Decorazioni
Marco ALBANI Volontario del 1848, faceva parte dell’avanguardia della piccola armata granducale toscane che, nei giorni 8 e 9 maggio ebbe il battesimo del fuoco contro gli ussari del generale Benedek. Caduto il 10 maggio 1848 nei pressi di Curtatone
Rutilio CONTI-ALEOTTI Studente di giurisprudenza a Pisa, di origini nobili, si arruolò nel battaglione universitario di Montanelli e fu promosso sergente maggiore sul campo di battaglia di Curtatone e Montanara. Decorato con la medaglia granducale per le “guerre della indipendenza italiana”, fu in seguito fregiato con la medaglia di Umberto I per le “campagne dell’unità” e con le medaglie della guerra del ’48 in Lombardia e del ’66 in Veneto.
Raffaele BIAGIOLINI Milite del II reggimento granatieri di Sardegna, prese parte terza guerra d’indipendenza durante la quale, oltre ad essere stato ferito e mutilato alla mano sinistra da palla di moschetto nella battaglia di Custoza (24 giugno 1866 ), venne fatto prigioniero. Fu fregiato della medaglia istituita con regio decreto 4 marzo 1866.
Giovanni DOMENICO Volontario garibaldino nella campagna del 1867, venne processato per aver partecipato ai tumulti di matrice repubblicana scoppiati a Castrocaro il 18 aprile 1869
Silvio LIVERANI Nato a Modigliana il 7 agosto 1837, nel 1859 si arruolò tra i Cacciatori delle Alpi al comando del generale Garibaldi e venne ferito alla gamba sinistra il 26 maggio 1859, a seguito di uno scontro nei pressi di Malnate. Nel 1860, volontario nella Campagna dell’Italia meridionale, fu tra i valorosi che, nella memorabile battaglia del Volturno, sconfisse l’esercito borbonico. Ancora volontario nel 1866, col grado di sottotenente, e nel 1867, promosso capitano del II battaglione della colonna Missori, partecipò alla battaglia di Mentana. Fatto prigioniero dai pontifici, venne in seguito consegnato agli agenti del governo italiano. Successivamente si trasferì a Terra del Sole con la famiglia dove morì l’8 ottobre 1908.
Filippo PALANCA Nato a Castrocaro il 13 febbraio 1829, probabilmente di origine toscana, nel 1848 si arruolò tra i volontari dell’armata toscana che, al comando di de Laugier, il 29 maggio 1848 tennero inchiodati oltre 30 mila austriaci comandati dal Radetzky per un’intera giornata. Furono le Termopili dei toscani e permisero ai piemontesi il giorno successivo, di cogliere la vittoria sui campi di Goito. Congedatosi dall’esercito toscano nel ‘49, lo troviamo tra i difensori di Roma in quello stesso anno. Tornato in Toscana nel 1859, dopo la caduta del Granduca Leopoldo II, si arruolò il 1° giugno nel battaglione dei volontari toscani e partecipò alla II guerra d’indipendenza col grado di tenente. Con Garibaldi fece la campagna di Sicilia. In seguito partecipò alla lotta al brigantaggio postunitario fino al 1862. Nel 1866 fu di nuovo agli ordini di Garibaldi.
Colombo RAVAGLIOLI o Ravajoli Nato a Castrocaro nel 1839, residente a Firenze ove svolgeva attività di commerciante, aveva partecipato alla spedizione in Sicilia nel 1860 restando ferito, a quella del 1866 e nel 1867 era stato ferito a Monterotondo. La cronaca lo descrive con “chioma e barba folte e nere come ali di corvo; occhio ardente, sguardo penetrante e sicuro, colorito vivo; è il tipo dell’energia e della risolutezza. Sdegnoso delle accuse cui è fatto segno, freme e si agita”. Fu processato dal regio tribunale di Firenze nel 1869 con l’accusa di “cospirazione ed internazionalismo”.
Luigi RAVAGLIOLI o Ravajoli Nato nel 1842, a 17 anni si arruolò tra i volontari toscani che fecero la campagna del 1859.Continuò la carriera nell’esercito regio per altri cinque anni meritandosi il grado di sergente. Richiamato sotto le armi nel 1866, fu ferito nella battaglia di Custoza. È ricordato, insieme a Marco Albani, in una lapide che i repubblicani posero a Terra del Sole nel 1899.
Giuseppe RICCI Nato a Terra del Sole nel 1846, venne citato dal colonnello Valzania nel suo pamphlet dal titolo “La mia colonna e la campagna insurrezionale del 1867″. Prese parte al sanguinosissimo assalto alla città e fortezza di Monterotondo, in cui il reparto di Valzania ebbe un ruolo fondamentale e pagò un tributo di sangue molto alto: 15 morti e 40 feriti gravi. Tra questi vi era Giuseppe Ricci, colpito da un proiettile che gli frantumò una scapola, passandolo da parte a parte. Venne fatto prigioniero dai pontifici dopo Mentana e curato presso l’Ospedale di Santo Spirito in Roma. Liberato dopo la sua guarigione, divenne un dirigente del Partito Repubblicano e di lui una biografia prefettizia ci tramanda che :” è agiato perché ex contrabbandiere ed ha una disposizione a non indietreggiare dinnanzi a nessun eccesso che utile gli sia ed è tra i più fedeli a Valzania”.
Giacomo ZAULI Nato a Terra del Sole il 12 novembre 1845, nel 1867 si arruolò nella III colonna garibaldina, al comando di Eugenio Valzania, partecipando allo scontro di Monterotondo. Alla fine del 1870 venne arrestato per aver preso parte a “manifestazioni sediziose e per espressioni ingiuriose verso la sacra persona del re”.
Sante BENELLI Nato a Ciola il 14 aprile 1841, si era arruolato nel 1866 nel 2° Reggimento Bersaglieri, composto da volontari, addestrati però secondo i metodi dei bersaglieri regi. Il principale scontro a cui questa unità prese parte, avvenne a Vezza all’Oglio il 4 luglio 1866. In quell’occasione i bersaglieri, guidati dal capitano Giulio Adamoli cercarono vanamente di riconquistare l’abitato di Vezza.